Eccezionale gradimento ha avuto la RTO tenuta dall’arbitro internazionale Massimiliano Irrati della sezione di Pistoia presso il Club Nautico della Versilia. L’incontro, alla presenza della sala gremita, si è aperto con la presentazione degli ospiti da parte del presidente Edoardo Brusco e dopo un caloroso saluto da parte del nostro associato Dr. Angelo Pizzi la parola è passata a Massimiliano. Il Collega ha iniziato il suo intervento con un entusiasmante monologo nel quale ha raccontato tutta la sua carriera fino ad oggi, esperienze, aneddoti, difficoltà incontrate e traguardi raggiunti, con la sua grande capacità oratoria ha saputo ben intrattenere la sala gremita. Le principali caratteristiche che un buon arbitro deve avere, secondo Massimiliano, sono: la forza di resistere ai cambiamenti, la dedizione nel perseguire un obiettivo e la perseveranza nel portarlo a termine. Il fischietto pistoiese si è soffermato in particolar modo sul primo aspetto: l’arbitro moderno deve essere in grado di adattarsi ai cambiamenti che il lungo percorso inevitabilmente si presentano. Il riuscire a reagire positivamente ai cambiamenti è stato l’aspetto cruciale della sua carriera: le difficoltà logistiche incontrate al passaggio in Can D e il rapporto con i calciatori, le bandierine elettroniche in Can Pro, l’auricolare in Serie B e Serie A e l'ultima novità, l’utilizzo della Var nella massima serie. Tutti strumenti che cambiano, in un certo senso, il modo di arbitrare: l’arbitro deve infatti oggi confrontarsi anche con la tecnologia che deve essere integrata all’approccio e all’atteggiamento in campo. Ed è proprio su quest’ultimo elemento che Massimiliano ha focalizzato la sua attenzione e quella di tutti i presenti. Ha, infatti, proposto alcuni video di gare da lui dirette in cui mostra come un arbitro in campo debba sempre farsi trovare pronto, aspettarsi l’inaspettato ed essere consapevole che le sorprese sono sempre in agguato. L’arbitro è colui che deve trovarsi al posto giusto nel momento giusto e avere il coraggio di prendere tutte le decisioni anche quelle più “impopolari”. Il Collega ha saputo catturare l’attenzione dei presenti con la sua semplicità, cordialità e suscitando molta curiosità nei giovani arbitri. Ed è proprio a questi ultimi che ha voluto dare un messaggio importante: non si nasce arbitri di Serie A ma lo si può diventare con coraggio, sacrificio, passione e impegno nella consapevolezza che i traguardi raggiunti sono frutto di un lavoro duro e continuo. Massimiliano, dopo i sentiti ringraziamenti e saluti del Presidente Edoardo Brusco, ha salutato tutta la sezione lasciando come ricordo una sua maglia autografata.
Gianna Baratta