R.T.O. Lorenzo Manganelli 1Si è tenuta eccezionalmente mercoledì 26 Aprile, presso i locali della Sezione "Giordano Galigani" di Empoli, la XIVª Riunione Tecnica Obbligatoria che ha visto come relatore d'eccezione l'Assistente C.A.N. e Internazionale Lorenzo Manganelli della Sezione di Valdarno. In una sala riunioni gremita Lorenzo, con a l'attivo 136 presenze in Serie A, e ben 28 in Champions League, è stato protagonista di una riunione passionale, ricca di valori e contenuti, lasciando un segno indelebile in tutti i presenti. A fare gli onori di casa anche il fischietto empolese CAN B Riccardo Pinzani che ha speso parole di elogio per l'amico e gradito ospite. Quella di Lorenzo è stata una riunione fuori dagli schemi, una riunione non fatta di regole e disposizioni, ma di consigli e motivazioni proprie di un amico. "Anche dirigendo ad alti livelli abbiamo l’obbligo di immedesimarci in voi, di esservi vicino nella vostra crescita. Avete tutto il diritto di prendere come riferimento modelli positivi e soprattutto, non rinunciate mai ai sogni". Questi sono stati i valori che ha voluto trasmettere Lorenzo, dare elementi per avere entusiasmo, per convincere giovani e meno giovani che andare sul terreno di gioco è una sfida in qualsiasi categoria.

"Quando ci divertiamo, abbiamo raggiunto la nostra Serie A, l’importante è non permettere a nessuno di rubare i nostri sogni". E questo è quello che lui ha fatto all’età di 9 anni quando, ancora bambino, seguiva "il Babbo", (si perché noi in Toscana lo chiamiamo BABBO), che arbitrava sui campetti amatoriali mettendosi dietro ad una porta, perfino emozionandosi se il proprio fischio, coincideva con quello del babbo. Chiudeva gli occhi e immaginava di poter vivere da vicino una partita di serie A, anche come semplice raccattapalle, respirare quell’aria e guardare negli occhi quei campioni e quegli arbitri che all’epoca rappresentavano qualcosa di irraggiungibile. Ed invece, racconta che in Inter - Milan, ultimo derby della Madonnina di 10 giorni prima, in campo c'era proprio lui, e da protagonista… "Sembrerà paradossale, ma quando arrivi ad essere designato per queste gare, non vedi l’ora che finiscano, perché non è facile confrontarsi con questi palcoscenici. Ti godi poco il momento. E’ un grande onore ma anche un pesante onere sopportato grazie ad un obiettivo da raggiungere che non può mai mancare, grazie alla voglia di crederci, alla tenacia e alla passione". Lorenzo ha voluto chiudere la serata con una metafora proprio sulla passione che ogni arbitro deve avere: "La passione è come il tergicristallo di una macchina, non fa smettere di piovere, ma vi consente di andare avanti". Grande entusiasmo per il Presidente Lorenzo Sani che ha spronato i presenti a seguire i consigli dell'amico Lorenzo Manganelli e ha invitato tutti a partecipare alla XVª edizione del Premio "Giordano Galigani", ormai imminente appuntamento che vedrà presente come ospite lo stesso Manganelli.

Dario Cecconi