talentPartecipare al progetto Mentor&Talent è indubbiamente un’esperienza che ogni giovane arbitro dovrebbe poter vivere poiché ti fa crescere come arbitro e come uomo. Sabato 4 e domenica 5 febbraio 2017 si sono ritrovati a Coverciano i 107 arbitri partecipanti al progetto e provenienti da tutte le Regioni d’Italia ed i 28 Mentor. Oltre all’intero staff del Settore Tecnico dell’AIA guidato da Alfredo Trentalange nel corso del raduno abbiamo avuto la fortuna di ascoltare anche delle interessanti relazioni degli ospiti presenti: Maurizio Gianluisi ,Componente del Comitato Nazionale: Francesco Bianchi, Supervisore per l’UEFA del progetto Mentor & Talent per l’Italia; Matteo Trefoloni, il Presidente del CRA Toscana, Gianpaolo Calvarese, Luca Pairetto e Marco Di Bello, arbitri della CAN A e di Marcello Nicchi, Presidente dell'AIA. In apertura di raduno ha preso la parola il responsabile del settore tecnico Alfredo Trentalange che ha fatto una breve presentazione sul significato e l’importanza di questo bellissimo progetto che va avanti con successo da ben otto anni. Il Titolo del raduno era TECNICA, ETICA, ORGANIZZAZIONE ed UMANIZZAZIONE e su questi tre concetti si sono focalizzati gli interventi degli ospiti.

Francesco Bianchi, pur trattando specificatamente concetti più tecnici come le situazioni di D.O.G.S.O. e S.P.A non ha mancato di lanciare messaggi che ci hanno particolarmente colpito: “siate realisti, chiedete l’impossibile; ambite, desiderate l’impossibile per credere nei vostri sogni”. Molto gradita e al tempo stesso inattesa la presenza degli arbitri Marco Di Bello, Luca Pairetto e Giampaolo Calvarese le cui parole ci hanno testimoniato quanto, nel passato, certe occasioni, certe opportunità di crescita non esistevano Di assoluto rilievo e molto gradito da tutti è stato l’intervento del nostro Presidente C.R.A. Matteo Trefoloni, che ha dato a tutti un segnale ben preciso invitandoci a un sempre maggiore impegno e dedizione per l’ottenimento di risultati sempre migliori. Nella giornata di domenica è venuto a trovarci, per un saluto, il presidente dell'AIA Marcello Nicchi. Ci ha particolarmente colpito una sua frase: ''LE SEZIONI SONO LA NOSTRA CASA, PIENA DI MOBILI PREGIATI DELL'800 DA POTER MOSTRARE CON ORGOGLIO A CHI CI VIENE A TROVARE''. Come dargli torto? Possiamo benissimo essere arbitri di serie A, addirittura internazionali, ma se non amiamo la nostra sezione e non rispettiamo ogni suo singolo componente al pari di un amico, allora non saremo mai veri Arbitri. In conclusione ci piace sottolineare che siamo rimasti colpiti dall’immenso lavoro che il Settore Tecnico dell’AIA sta svolgendo e dal suo Responsabile, Alfredo Trentalange, che con la sua dialettica ci ha illuminato dall'inizio del raduno fino alle battute finali, un uomo con una cultura a 360°, che con i suoi esempi e con le sue citazioni, ci ha lasciato spesso senza parole. Quella che più ci ha colpito in maniera particolare è stata: ''Non chiederti per chi suona la campana, la campana suona per te'' di John Donne, poeta e religioso del 1600. Una citazione che a livello arbitrale è qualcosa di fantastico, perché ognuno ha un suo percorso: non importa se il nostro vicino fa meglio o peggio di noi, l'importante è scendere in campo preparati e consapevoli delle proprie capacità. E' stata una bella occasione per rafforzare qualche concetto tecnico e disciplinare, trascurato o non sufficientemente approfondito in precedenza. A dir poco stupenda la possibilità di confrontarsi con altre culture arbitrali del nostro Paese: conoscere arbitri calabresi, laziali, lombardi, ecc., è stato un modo per capire quanta gente ha la nostra stessa passione.

P.S. Un ringraziamento immenso per la bravura e la pazienza ai nostri Mentor, Mirko Mangialardi e Tiziano Reni

I ragazzi Toscani del Progetto Mentor&Talent