MaginiA margine del raduno di metà campionato degli Arbitri di promozione ed eccellenza abbiamo avuto il piacere di scambiare alcune parole con Paolo Mangini, neo Presidente del Comitato Regionale Toscano della Federazione Italiana Gioco Calcio.  Paolo Mangini è stato eletto Presidente nel corso dell’Assemblea Elettiva delle Società  tenutasi lo scorso 17 dicembre.

D: Presidente, ma chi glie lo ha fatto fare ?

R: Ah, veramente una bella domanda…. Chi me lo ha fatto fare… La passione senza  dubbio, ma anche la consapevolezza di completare, con questo incarico, un percorso dirigenziale che parte da lontano, dai tempi in cui seguivo l’Attività Regionale di base e poi  il Settore Giovanile e Scolastico e la voglia di contribuire a migliorare tutto il sistema.

D: Presidente con questo incarico raccoglie un’eredità pesante

R: Pesantissima, di grande impegno. La Presidenza di Fabio Bresci è certamente un’eredità molto pesante.  E conoscendo molto bene anche le realtà delle altre regioni non posso che confermare che tutto ciò che si vede in giro come “novità” qui in Toscana è già stato fatto. Viviamo  in una realtà dove i servizi ed i sostegni alle Società sono già ad un livello ottimale. Il mio obiettivo è comunque quello di implementarli dove vi sia la possibilità. In Toscana esistono tantissime bellissime realtà. Il rammarico è che basta un singolo episodio brutto per mettere in cattiva luce tutto il movimento.

D: Fabio Bresci si è sempre dimostrato un buon amico degli arbitri, sempre molto attento e vicino alle esigenze del mondo arbitrale

R: L’intenzione è indubbiamente quella di andare in continuità con la gestione precedente. E’ la prima volta che partecipo ad una raduno arbitrale ma nella mia storia di dirigente c’è stato sempre un grande impegno nello sviluppo e nella sensibilizzazione nei confronti degli istruttori, dei dirigenti e dei genitori della comprensione della figura dell’arbitro. Gli arbitri sono da sempre nei miei pensieri.

D: Il movimento arbitrale toscano, da sempre, esprime grandissime figure.

R: Il lavoro che viene svolto nei vostri raduni, l’amore e la passione che traspare seguendo i lavori, la metodologia didattica che viene usata sono certamente un buon viatico per i successi dei nostri arbitri. E’ chiaro che tutte le Società vogliono vincere, ma noi dobbiamo sempre più diffondere il concetto di rispetto verso l’arbitro, verso le sue decisioni, verso la sua figura.

D: La componente femminile nel calcio in questi periodi sta lasciando quell’idea di “moda” per approdare in veri e propri contenuti tecnici importanti.

R: L’attenzione al movimento del calcio femminile è uno dei punti più rilevanti del mio programma. Il calcio femminile chiede spazio, è un movimento in crescita ed adesso lo spazio gli deve essere concesso dalle società maschile. Sono molto contento che anche il settore arbitrale toscano esprima delle eccellenze assolute a livello internazionale anche nel settore femminile.